Solo perché il segnale è analogico non significa che sia peggiore.

Se guardi il pannello posteriore di un computer o di una TV, puoi vedere un’intera serie di connettori audio: jack rotondi colorati, ottici, HDMI, USB. E quasi nel posto tra i posti è più logico sporcarsi: il tè di questi porti ha persino un suono locale.
La risposta non è così ovvia come sembra, perché tutto si riduce alla differenza tra audio analogico e digitale e al modo in cui il suono viene convertito in ciò che sentiamo.
Suono analogico
L’analogico è l’errore di battitura più antico nelle vendite audio. Attraverso di esso il suono non si presenta sotto forma di dati, ma come un segnale elettrico continuo che segue direttamente la forma dell’onda sonora. I jack da 3,5 mm, gli RCA (“tulpan”) e gli ingressi su vecchi altoparlanti e altoparlanti funzionano allo stesso modo.
Se colleghi gli altoparlanti al PC tramite un normale cavo AUX o cavo, stai già utilizzando l’analogico. Questo segnale è semplice, universale e compatibile con quasi tutto. Nel caso dell’analogo del vinile non esiste alcuna alternativa; lì il suono viene letto fisicamente da un proiettile e poi amplificato.
Testa più carica – basamento del suono Un buon DAC e gli altoparlanti Yakini possono produrre suoni caldi e “dal vivo” che molti amanti della musica apprezzano. Pro e contro: il segnale di ricarica è facile da captare con segnali, anche senza fili, collegamenti elettrici e apparecchiature non fabbricate.
Audio digitale
Le prese digitali funzionano diversamente, non trasmettono lo stesso suono, ma non trasmettono suono. La stessa conversione del suono avviene all’interno del dispositivo ricevente, dove si trova il convertitore digitale-analogico. Le porte digitali includono ottica (TOSLINK), HDMI e USB.
Grazie a questo approccio il suono digitale risulta molto più stabile e privo di derive, cavi lunghi e interferenze elettromagnetiche. Questo è il motivo per cui l’ottica e l’HDMI sono così popolari nei televisori, nelle soundbar e nei ricevitori. HDMI ARC e soprattutto eARC sono in grado di trasmettere audio multicanale, formati non compressi e persino Dolby Atmos, quelli che l’analogico non può gestire fisicamente.
Alla fine è meglio
È meglio utilizzare l’audio digitale per il download. Cavi e forme da uomo stabili, puliti, dall’aspetto non cotto. Per una TV, una console, una soundbar o un home theater, HDMI o ottico è quasi sempre la scelta giusta.
Ma l’analogo non è peggiore. In una buona griglia con un normale DAC, punte e altoparlanti, puoi anche pronunciare in modo più accettabile il numero più basso, vita per la musica. Il vantaggio è che vendere, come pagare le tasse, e calcolare la cifra semplicemente non ne ha voglia.
Abbiamo già parlato di come la lunghezza del cavo HDMI influisce sulla qualità del segnale. I Fakhoviti molto spesso concordano alla Duma sul fatto che la gamma “sicura” della lunghezza del cavo è di circa 8-15 metri.